ChatGPT già teorizzata 60 anni fa
Nel lontano 1966, il visionario sociologo e teorico dei media Marshall McLuhan anticipava il futuro dell’informazione.
McLuhan immaginava un mondo in cui le persone potevano richiedere informazioni specifiche e ricevere un pacchetto di contenuti su misura, concetto ora reso realtà dai chatbot basato sull’IA come ChatGPT: informazione personalizzata.
McLuhan va anche oltre: aggiunge che l’uomo informatizzato non è in fondo differente dal suo antenato dell’era paleolitica.
Sono entrambi cacciatori, solo che il primo va in cerca di informazioni, il secondo di cibo.
Oggi, l’informazione in quanto tale è un servizio: testi, immagini, suoni, giochi.
Non un contenuto: un canale.
Non un messaggio: un mezzo.
I prodotti sono servizi, amava ripetere McLuhan.
Forse tra qualche anno scopriremo che altre “profezie” del passato si sono avverate in un mondo sempre più interconnesso e tecnologico.
Una domanda resta aperta: se “il mezzo è il messaggio“, per dirla con Marshall McLuhan, che messaggio ci sta comunicando ChatGPT?
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