La vita sta diventando un videogioco?
Secondo Baricco, nel saggio “The Game“, la rivoluzione informatica ci ha cambiati in profondità, modificando le nostre strutture cognitive e trasformando l’ambiente in cui viviamo.
Una rivoluzione mentale dunque, prima ancora che tecnologica.
Con il termine “Game” Baricco indica il mondo che viviamo a cavallo tra una realtà materica e una realtà digitale, legata alle esperienze fatte attraverso i device; che non sarebbero semplici strumenti di mediazione ma estensioni del sé, protesi attraverso cui esperiamo il mondo.
Si afferma addirittura una nuova postura, il paradigma della rivoluzione tecnologica stessa: uomo-tastiera-schermo.
Portali e soprattutto anche le App sono pensati tenendo in conto “l’elevazione del gioco a schema fondativo di un’intera civiltà”: gesti semplici, interfaccia colorate, soddisfazioni immediate.
Privilegiare la semplicità rispetto alla complessità come paradigma garantisce un’efficacia performativa totale.
Siamo oggi nel pieno del Game.
Come ci siamo arrivati?
Secondo Baricco non è la tecnologia ad aver cambiato l’uomo ma questo che, mutato dagli orrori del ‘900, ha costruito nuovi strumenti che gli permettessero di evolversi ulteriormente.
Rifiutando i vecchi dogmi novecenteschi, la controcultura fatta da ingegneri hippie californiani ha cambiato il mondo, introducendo nuove soluzioni, strumenti, tool.
Quale sarà la prossima rivoluzione?